PNEI: il modello scientifico per una medicina olistica
Da quando la medicina si è autodefinita scientifica ha accettato e fatto suo il modello di pensiero riduzionistico e meccanicistico. Sembrava facile, logico, economico suddividere l’uomo in “pezzi” (studiati poi dai vari specialisti cardiologi, gastroenterologi, neurologi e così via) per comprendere l’intima complessità della biologia umana. Ma l’organismo umano non si comporta in modo “lineare” come una macchina: quando le varie parti di cui è composto vengono “assemblate” tra loro quello che si ottiene non è una semplice somma delle loro funzioni bensì molto di più. Ad ogni elemento aggiunto nel Puzzle compaiono funzioni, interazioni, reazioni e contro-reazioni inaspettate ed il sistema accede ad un livello molto più complesso in modo esponenziale. Se poi, alle varie funzioni fisiologiche di organi ed apparati, si aggiungono pensieri, emozioni, conflitti psichici, relazioni interpersonali, e un po’ di sensi di colpa, l’uomo torna ad essere più imperscrutabile di prima ed il progetto genoma, costato miliardi di dollari, segna definitivamente la limitatezza del paradigma meccanicistico in biologia.
La PNEI, così come l’informatica e la fisica quantistica sembrano quasi procedere di pari passo e negli ultimi 30 anni hanno sancito in modo indiscutibile la nascita di nuovi paradigmi per la comprensione della vita in tutti i suoi aspetti. Non si tratta solo di un progresso concettuale ma di una rivoluzione epocale quanto l’invenzione della ruota o la scrittura. Ancor più straordinario è il fatto che le nuove scienze non rinnegano gli antichi “dogmi” ma li completano li inglobano e li evolvono in funzione delle acquisizioni scientifiche. Così la fisica riabbraccia la mistica, l’informatica crea la “rete” grazie alla quale ogni individuo è interconnesso con chiunque, e la medicina torna ad essere olistica, psicosomatica, integrata.
Le pagine che seguono hanno l’intento di spiegare i nuovi principi di base alla quale la PNEI si ispira. Si tratta di quei paradigmi che inesorabilmente stanno cambiando la medicina, il concetto di vita e di malattia, quello di diagnosi e di terapia. Questo scritto è stato preparato da me a conclusione del master in psiconeuroendocrinoimmunologia tenutosi in Roma nel 2013.
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